Soluzione Schoum un antico rimedio


Utilizzato per curare vari disturbi alle vie biliari e urinarie, è assunto a volte anche come “semplice” depurativo dopo un periodo nel quale, magari, si è ecceduto a tavola. Ma da cosa è composto? E soprattutto come si utilizza? 

Formulata nel 1910 da un medico francese di Courbevoie, la soluzione di Schoum è
una miscela composta da Fumaria estratto idroalcolico (titolo in protopina non meno di 0,02%),
Ononis spinosa  estratto idroalcolico (titolo in formononetina non meno di 0,005%), Piscidia estratto idroalcolico (titolo in jamaicina non meno di 0,005%), glicerolo ed alcol etilico. Nella formula originale compariva anche in piccoli dosi il cloroformio con azione anestetica. La Fumaria è una papaveracea, agisce sul fegato svolgendo un'azione anfocoleretica ovvero aumenta il flusso di bile nelle vie biliari quando è ridotto e lo diminuisce quando viene stimolato, ma senza variarlo in caso di condizioni normali. Inoltre ha azione spasmolitica della muscolatura liscia, inibendo la contrazione dello sfintere di Oddi e la formazione di calcoli alla cistifellea. L'Ononide e la Piscidia agiscono invece sinergicamente sul distretto urinario svolgendo attività antispastica e blandamente diuretica dimostrando un utile azione preventiva nei confronti di calcoli renali, e coadiuvante in presenza di lievi infezioni urinarie e renella. Nel complesso si tratta dunque di un efficace rimedio depurativo, che utilizza per tale azione principalmente la funzionalità escretrice biliare e renale, ma anche di un rimedio che trova il suo impiego nell’insufficienza biliare e nelle infiammazioni urogenitali legate eventualmente ad una tendenza litiasica, che si può manifestare più facilmente nei grandi mangiatori di latticini e bevitori di latte e in soggetti predisposti.
Modalità di assunzione (posologia):
Per soluzione Schoum (forte) assumere 2 cucchiai da tavola (diluiti con altrettanta acqua) preferibilmente lontano dai pasti. Si ricorda che per la presenza di alcool etilico nel preparato, l’assunzione è controindicata in gravidanza, allattamento e in soggetti con insufficienza epatica severa.

 

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