La rinite allergica
è una patologia acuta e ricorrente a carico della mucosa nasale
causata da un allergene. Tale patologia rappresenta l'affezione più
comune a carico delle alte vie aeree ed causata da un eccessiva
reattivà del sistema immunitario o da un deficit costitutivo o
temporaneo di IgA che può portare quindi ad un’eccessiva risposta
anticorpale. Ciò si traduce, in presenza della molecola antigenica,
nel rilascio di mediatori primari dell’allergia quali istamina,
fattore chemiotattico degli eosinofili e dei neutrofili, leucotriene
D, chinine etc. Tali sostanze causano com’è ben noto:
vasodilatazione, aumento della permeabilità vascolare,
ipersecrezione di muco, stimolazione terminazioni nervose; eventi
responsabili rispettivamente dell'ostruzione nasale, dell'idrorrea,
degli starnuti e del prurito e possono innescare anche asma
bronchiale.
Prima
di iniziare qualsiasi terapia è buona norma avere alcune accortezze:
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Evitare quanto più possibile i pollini impiegando mascherine ed evitando l’esposizione specie nelle ore nelle quali si liberano maggiormente ad esempio quando la rugiada si è asciugata (Baraniuk, Current Therapy 2004).
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Dormire con le finestre chiuse durante la stagione dei pollini. Tenere pulito e umidificato l’ambiente, attenzione agli animali domestici e a certi giocattoli imbottiti (Welliver, Current Therapy 2005).
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Utili i filtri elettrostatici. Il riconoscimento e l’allontanamento dell’allergene (pollini, animali, determinati cibi, quali birra, vino, formaggi, funghi, melone ecc.) rappresenta la terapia piùefficace (Welliver, Current Therapy 2005).Terapia farmacologica:Possiamo suddividerla in preventiva e sintomatica.
- Preventiva
Il cromoglicato di sodio Lomudal nasale rappresenta il farmaco che meglio si presta nella profilassi ed è disponibile anche in associazione agli antistaminici Rinofrenal. Va somministrato 4 volte/die e la sua efficacia è inferiore ad altri farmaci ma è ben tollerato e particolarmente utile nei
bambini. Indicato nel caso in cui gli antistaminici e i decongestionanti non risultassero efficaci. Nel caso di previsto contatto con l’allergene va impiegato due settimane prima. Una valida alternativa al cromoglicato può essere il nedocromile (Tilade e Tilarin spray nasale).- Sintomatica
Altra classe di farmaci che è possibile utilizzare nel trattamento sintomatico è rappresentata dai decongestionanti α-adrenergici per uso topico che provocano vasocostrizione tipo Fenilefrina Neosynephrine, Tramazolina Rinogutt,Efedrina Argotone e Oximetazolina Actifed (da non impiegare per più di 3-5 giorni) Danno sollievo immediato ma provocano « rebound » alla sospensione e dipendenza. Quelli per uso topico sono da preferire, pur avendo la stessa efficacia di quelli per os, presentano minori effetti collaterali . Usati a lungo possono provocare ischemia, atrofia della mucosa nasale e rinite medicamentosa per uso topico e per os ipertensione, palpitazioni, aritmie, vertigine, nausea, ritenzione urinaria ed insonnia (Wein, Current Therapy 2005). Cautela in caso di età > 65 anni o < 3 anni, tireopatie, ipertensione, angina, aritmie o depressione (Manning, Current Therapy 2005). Utili possono risultare le associazioni con antistaminici tipo Reactine e Actifed scir, cpr, nei bambini può determinare allucinazioni. Sono controindicati nei pazienti in trattamento con MAO-inibitorio triciclici (Welliver, Current Therapy 2005).
I Cortisonici rappresentano la classe di farmaci più efficaci ma per gli effetti
collaterali sono da riservare ai casi in cui i decongestionanti e gli
antistaminici si sono dimostrati inefficaci o mal tollerati. L’inizio
d’azione è più lento (13 gg circa) di quello degli antistaminici
e decongestionanti. Preferibili quelli topici per via dei minori
effetti collaterali presentanti . L’efficacia dei vari prodotti
sembra sovrapponibile. La Flunisolide Lunis, il Fluticasone
Flixonase e il Mometasone Rinelon sono liposolubili,
sembrano più potenti e con minore biodisponibilità sistemica, sono
somministrabili una volta/die e preferibili. Possono provocare
irritazione locale, dilatazione capillare della parte anteriore del
naso con epistassi, candidosi (Welliver, Current Therapy 2005).
Consigliabile sciacquare la bocca dopo ogni applicazione per ridurre
le complicanze. Nei bambini possono ridurre la crescita.
Se
le precedenti terapie hanno fallito o non sono tollerate ed il
paziente presenta disturbi per oltre 4 mesi all’anno può essere di
giovamento attuare un immunoterapia solitamente
per via sublinguale.
Se i
pazienti sono ben selezionati è efficace delle suddette terapie ed
offre benefici a più lungo termine purché si continui per 3-5 anni
o 3 anni dopo la scomparsa dei sintomi.
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