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Gel igienizzante mani: preparazione secondo Farmacopea e preparazione indicata dall'OMS



Ormai da tanti giorni circola in rete la cosiddetta "ricetta" indicata dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), per preparare il gel igienizzante per le mani. Una preparazione facile da fare a casa, per 1 litro di preparazione, basta mettere in un contenitore graduato: 
  • 833 ml di alcol puro al 96% (si può trovare al supermercato)
  • 42 ml di acqua ossigenata diluita al 3% - stabilizzata 10 vol. (anch'essa si trova al supermercato)
  • mescolare la soluzione
  • 15 ml di glicerolo (si può trovare in farmacia) che servono per conferire viscosità alla preparazione e formare tipo un gel
  • mescolare ancora
  • acqua depurata (si può trovare anch'essa in farmacia) fino a completare il volume di 1L. (in assenza di acqua depurata, si può usare la normale acqua di rubinetto dopo averla bollita)

Tale preparazione, va precisato, non ha a che fare con il preparato galenico officinale presente in Farmacopea che può preparare il farmacista. Quella indicata dall'OMS è una preparazione che chiunque potrebbe fare a casa sia perché non servono particolari competenze e dispositivi e sia perchè le sostanze utilizzate sono di facile reperimento (o meglio lo erano fino a che la gente, presa dalla psicosi, non ha assaltato i supermercati facendo fuori tutto. Ma comunque, com'è stato garantito dal governo, i supermercati verranno riforniti e si spera anche di queste materie prime che servono per realizzare il gel per le mani) e inoltre sono tutte già pronte in forma liquida e bisogna solo mescolarle. Tale indicazione da parte dell'OMS è stata data vista la situazione di emergenza.

Facciamo chiarezza

Cos'è un preparato galenico officinale ? 

La farmacopea italiana XII edizione (quindi l'ultima) definisce il galenico officinale o formula officinale come:

Medicinale preparato in farmacia in base alle indicazioni di una farmacopea e destinato ad essere fornito direttamente ai pazienti che si servono in tale farmacia.
Farmacopea Italiana XII edizione


Quindi i gel igienizzanti per le mani che il farmacista prepara sono formulati in base a disposizioni presenti in testi ufficiali. Inoltre tali preparati officinali non vengono classificati come:

  • Cosmetici
  • Presidi medico-chirurgici
  • Biocidi
  • Dispositivi medici


Sono medicinali officinali e in quanto tali sono fiscalmente detraibili e sono vendibili senza ricetta medica in quanto le tabelle 3, 4, 5 e 7 della Farmacopea Italiana XII ed. non impongono la presentazione di ricetta medica.

Qual è la differenza tra preparato officinale e preparato magistrale ?

Sia il preparato officinale che magistrale sono preparati galenici ossia preparati allestiti dal farmacista in farmacia. La differenza è che il preparato magistrale è un medicinale preparato dal farmacista in farmacia in base ad una prescrizione medica magistrale ed è destinato ad un determinato paziente. Il preparato officinale, invece, è un medicinale preparato AUTONOMAMENTE dal farmacista IN BASE ALLE DISPOSIZIONI DELLA FARMACOPEA di un paese membro dell’Unione Europea e destinato ad essere dispensato direttamente ai pazienti che si servono in tale farmacia.
Il prezzo di vendita di un preparato galenico viene stabilito in base al Tariffario Nazionale. 

Passiamo adesso alla preparazione del gel mani secondo Farmacopea

Esistono almeno 3 formulazioni rilevabili in 3 Farmacopee:
  1. Farmacopea Britannica (BP, British Pharmacopoeia)
  2. Farmacopea Austriaca
  3. Farmacopea Spagnola
1) Secondo Farmacopea Britannica, ci sono due formulazioni: "Diluite Ethanol" e "Dilute Sodium Hypochlorite Cutaneous Solution" 

  • Diluite Ethanol (nome da riportare sull'etichetta della preparazione): questa formulazione prevede l'utilizzo di etanolo diluito al 60, 70, 80 o 90% e l'aggiunta di idrossipropilcellulosa come gelificante, in un range che va dall'1 al 3%  
Alcol al 90%: diluire 934 ml di alcol al 96% portando a 1000 ml con acqua depurata.
Alcol all'80%: diluire 831 ml di alcol al 96% portando a 1000 ml con acqua depurata.
Alcol al 70%: diluire 727 ml di alcol al 96% portando a 1000 ml con acqua depurata.
Alcol al 60%: diluire 623 ml di alcol al 96% portando a 1000 ml con acqua depurata.

Alla soluzione di etanolo aggiungere idrossipropilcellulosa all'1% per ottenere un gel molto fluido, al 3% per ottenere un gel molto duro. L'deale come consistenza gel è usare una percentuale intermedia intorno al 2%. In assenza di idrossipropilcellulosa, possono essere utilizzati altri gelificanti: idrossietilcellulosa (questa, però, lascia le mani un pò appiccicose), idrossipropilmetilcellulosa, carbopol, carbossimetilcellulosa.
L'aggiunta di altre sostanze come ad es. oli essenziali ecc.. non è permessa in quanto configurerebbe il preparato come "non officinale". 

Preparazione:
  1. Preparare la diluizione dell'alcol (generalmente si usa alcol al 70%)
  2. Pesare l'idrossipropilcellulosa (si consiglia al 2%)
  3. Aggiungere il gelificante poco a poco alla soluzione di alcol sotto costante agitazione usando ad esempio un agitatore magnetico e un nottolino.
  4. Lasciare riposare il gel per qualche ora per far sparire le eventuali bollicine formate oppure sonicare nel bagnetto ad ultrasuoni
  5. Versare il gel negli appositi dispenser ed apporre la relativa etichetta


  • Dilute Sodium Hypochlorite Cutaneous Solution (nome da riportare sull'etichetta della preparazione): questa preparazione non è un gel, ma una soluzione e prevede l'utilizzo di una soluzione di ipoclorito di sodio all'1%, può contenere stabilizzanti e sodio cloruro, anche qui non bisogna aggiungere oli essenziali e neanche il gelificante in quanto come scritto in precedenza, tale preparazione non è un gel, ma una soluzione. Inoltre la soluzione va conservata in un contenitore ben chiuso, al riparo dalla luce, a 20°C e lontana da acidi.

2) Nella Farmacopea Austriaca è indicata la preparazione:
  • Aethanolum dilutum (nome da riportare sull'etichetta della preparazione): questa preparazione prevede l'utilizzo di alcol a 96° e acqua depurata (2:1 v/v).
3) Nella Farmacopea Spagnola è indicata la preparazione:
  • Metilcellulosa gel fluido (nome da riportare sull'etichetta della preparazione): questa preparazione prevede l'utilizzo di metilcellulosa (1g.), clorexidina digluconato soluzione 20% (50 mg) e acqua depurata q.b. a 100g.
Preparazione:
  1. A bagnomaria mettere la clorexidina digluconato soluzione
  2. Sotto continua agitazione versare a pioggia la metilcellulosa
  3. Portare a volume con acqua depurata 
  4. Continuare ad agitare
  5. Togliere dal bagnomaria e lasciare raffreddare


Etichetta:
Ricordiamo che è vietato indicare proprietà terapeutiche sull'etichetta (salvo che non sia indicato nella monografia), se in etichetta si indica: "igienizzante", "sanificante", "battericida", "disinfettante", "antisettico", il farmacista si espone a sanzioni. A tal proposito, con una circolare del 20 febbraio 2020, il Ministero della Salute chiarisce cosa può essere classificato come biocida ecc...

Formati che possono essere allestiti dal farmacista:
Il farmacista ha un limite di 3 Kg di formulato, quindi può benissimo allestire confezioni da 35 ml, 50 ml, 100 ml, 250 ml, 500 ml ecc..

Prezzo:
Il prezzo deve essere calcolato dal farmacista in base alla Tariffa Nazionale dei Medicinali (aggiornata nel 2018, vedi gazzetta ufficiale ). Il farmacista calcola il prezzo in base a vari fattori (costo materie prime, costo recipiente ecc...). Il prezzo di vendita dei medicinali officinali, deve ripagare il farmacista del lavoro svolto. 

Quando si usa il gel igienizzante mani ?
Questo lo precisiamo più che altro alla gente comune che si può trovare a leggere questo articolo, il gel igienizzante si usa quando non si ha la possibilità di lavarsi con acqua e sapone. Quindi a casa basta lavarsi le mani bene, non trascurando alcuna parte tra mani e polsi, con acqua e sapone per almeno 20 secondi!

RINITE ALLERGICA (tutto quello che c’è da sapere)


La rinite allergica è una patologia acuta e ricorrente a carico della mucosa nasale causata da un allergene. Tale patologia rappresenta l'affezione più comune a carico delle alte vie aeree ed causata da un eccessiva reattivà del sistema immunitario o da un deficit costitutivo o temporaneo di IgA che può portare quindi ad un’eccessiva risposta anticorpale. Ciò si traduce, in presenza della molecola antigenica, nel rilascio di mediatori primari dell’allergia quali istamina, fattore chemiotattico degli eosinofili e dei neutrofili, leucotriene D, chinine etc. Tali sostanze causano com’è ben noto: vasodilatazione, aumento della permeabilità vascolare, ipersecrezione di muco, stimolazione terminazioni nervose; eventi responsabili rispettivamente dell'ostruzione nasale, dell'idrorrea, degli starnuti e del prurito e possono innescare anche asma bronchiale.



Prima di iniziare qualsiasi terapia è buona norma avere alcune accortezze:

  • Evitare quanto più possibile i pollini impiegando mascherine ed evitando l’esposizione specie nelle ore nelle quali si liberano maggiormente ad esempio quando la rugiada si è asciugata (Baraniuk, Current Therapy 2004).
  • Dormire con le finestre chiuse durante la stagione dei pollini. Tenere pulito e umidificato l’ambiente, attenzione agli animali domestici e a certi giocattoli imbottiti (Welliver, Current Therapy 2005).
  • Utili i filtri elettrostatici. Il riconoscimento e l’allontanamento dell’allergene (pollini, animali, determinati cibi, quali birra, vino, formaggi, funghi, melone ecc.) rappresenta la terapia piùefficace (Welliver, Current Therapy 2005).

    Terapia farmacologica:
    Possiamo suddividerla in preventiva e sintomatica.

    - Preventiva  

    Il cromoglicato di sodio Lomudal nasale rappresenta il farmaco che meglio si presta nella profilassi ed è disponibile anche in associazione agli antistaminici Rinofrenal. Va somministrato 4 volte/die e la sua efficacia è infe­riore ad altri farmaci ma è ben tollerato e particolarmente utile nei
    bambini. Indicato nel caso in cui gli antistaminici e i decongestionanti non risultassero efficaci. Nel caso di previsto contatto con l’allergene va impiegato due settimane prima. Una valida alternativa al cromoglicato può essere il nedocromile (Tilade e Tilarin spray nasale).

    - Sintomatica
Gli antistaminici sono i farmaci di prima scelta, specialmente nelle forme allergiche. Quelli di seconda generazione sono preferibili poiché presentano minori effetti collaterali (sedazione e aritmie) rispetto quelli di prima generazione. Loratadina Clarityn 10 mg / die impiegabile > 2 anni, Fexofenadina Telfast 120-180 mg /die impiegabile > 12 anni, Cetirizina Zirtec 10 mg /die impiegabile > 6 anni, Desloratadina Azomir 5 mg/die impiegabile > 12 anni (The Med. Letter 1152; 2003). Sono disponibili anche ad azione locale: Azelastina Allergodil spray nasale, efficace in oltre l’80% dei casi. Dose 2 spruzzi/die. Da preferire per i loro minori effetti collaterali: sonnolenza nel 10% dei casi e sapore amaro nel 20% (Estelle, N. Engl. J. Med. 351, 2203; 2004). 

Altra classe di farmaci che è possibile utilizzare nel trattamento sintomatico è rappresentata dai decongestionanti α-adrenergici per uso topico che provocano va­socostrizione tipo Fenilefrina Neosynephrine, Tramazolina Rinogutt,Efedrina Argotone e Oximetazolina Actifed (da non impiegare per più di 3-5 giorni) Danno sollievo immediato ma provocano « rebound » alla sospensione e dipendenza. Quelli per uso topico sono da preferire, pur avendo la stessa efficacia di quelli per os, presentano minori effetti collaterali . Usati a lungo possono provocare ischemia, atrofia della mucosa nasale e rinite medicamentosa per uso topico e per os ipertensione, palpitazioni, aritmie, vertigine, nausea, ritenzione urinaria ed insonnia (Wein, Current Therapy 2005). Cautela in caso di età > 65 anni o < 3 anni, tireopatie, ipertensione, angina, aritmie o depressione (Manning, Current Therapy 2005). Utili possono risultare le associazioni con antistaminici tipo Reactine e Actifed scir, cpr, nei bambini può determinare allucinazioni. Sono controindicati nei pazienti in trattamento con MAO-inibitorio triciclici (Welliver, Current Therapy 2005). 

I Cortisonici rappresentano la classe di farmaci più efficaci ma per gli effetti collaterali sono da riservare ai casi in cui i decongestionanti e gli antistaminici si sono dimostrati inefficaci o mal tollerati. L’inizio d’azione è più lento (13 gg circa) di quello degli antistaminici e decongestionanti. Preferibili quelli topici per via dei minori effetti collaterali presentanti . L’efficacia dei vari prodotti sembra sovrapponibile. La Flunisolide Lunis, il Fluticasone Flixonase e il Mometasone Rinelon sono liposolubili, sembrano più potenti e con minore biodisponibilità sistemica, sono somministrabili una volta/die e preferibili. Possono provocare irritazione locale, dilatazione capillare della parte anteriore del naso con epistassi, candidosi (Welliver, Current Therapy 2005). Consigliabile sciacquare la bocca dopo ogni applicazione per ridurre le complicanze. Nei bambini possono ridurre la crescita.
 Se le precedenti terapie hanno fallito o non sono tollerate ed il paziente presenta disturbi per oltre 4 mesi all’anno può essere di giovamento attuare un immunoterapia solitamente per via sublinguale.

Se i pazienti sono ben selezionati è efficace delle suddette terapie ed offre benefici a più lungo termine purché si continui per 3-5 anni o 3 anni dopo la scomparsa dei sintomi.


CANNABIS come integratore alimentare

La Cannabis sativa L. è una pianta coltivata da anni per la produzione di fibre e di semi da cui si estrae un olio le cui proprietà nutrizionali lo rendono ottimale per l’alimentazione umana. Infatti, una delle sue caratteristiche peculiari è il rapporto ideale di 3:1 tra gli acidi grassi polinsaturi linoleico (ω6) e linolenico (ω 3).

L’ olio di semi di canapa oltre al suo valore nutrizionale, ha dimostrato effetti benefici per la salute umana. Un numero sempre crescente di evidenze scientifiche, dimostrano che i polifenoli come antiossidanti possono proteggere i costituenti cellulari contro i danni ossidativi e quindi limitare il rischio di varie patologie degenerative associate allo stress ossidativo. 

Oli edibili ricchi di antiossidanti, possono quindi ridurre il rischio di malattie croniche.  
In diversi studi, si è visto come l’olio pressato a freddo dai semi di Cannabis sativa L. di diverse varietà è dotato di significative proprietà antiossidanti correlabili all’elevata quantità di composti fenolici, principalmente flavonoidi quali flavoni, isoflavoni e flavonoli. L’olio di canapa ha un odore ed un sapore gradevole e può essere utilizzato per condire insalate, pasta, piatti di pesce ed essere sostituito nell’uso quotidiano agli altri oli di semi.
Un sottoprodotto dell’estrazione dell’olio dai semi è rappresentato dalla farina, la quale trova impieghi in campo alimentare e mangimistico.
La farina di canapa è un'ottima materia prima per la preparazione di prodotti ad elevato profilo nutrizionale. Il motivo per cui questa farina è così pregiata risiede nella sua composizione nutritiva che è determinata da un contenuto elevato di proteine facilmente digeribili che
forniscono quasi tutti gli amminoacidi essenziali per l’alimentazione umana ed animale,(con eccezione della lisina, la quale è l’amminoacido limitante anche nel caso di altri semi oleaginosi), fibre e grassi. Contiene inoltre vitamine E, B1 e B2, sali minerali e fitosteroli e non contiene glutine. Quest’ultima peculiarità rende la farina di canapa ideale per la preparazione di prodotti adatti a celiaci. Oltre al suo uso in aggiunta alle ricette per i prodotti da forno, la farina di semi di canapa può essere utilizzata come vero e proprio alimento. Inoltre, essa trova impiego anche nell’alimentazione animale come fonte proteica in sostituzione delle farine ottenute dai più comuni semi oleaginosi (soia, colza e girasole).




Un veleno simile alla morfina

È stata pubblicata sulla rivista Current Biology, la scoperta fatta dal gruppo guidato da Bryan Fry, dell'università australiana del Queensland, e Nicholas Casewell, dell'universita' britannica di Liverpool, secondo cui un piccolo pesce che vive nella barriera corallina si difende con un veleno simile all'eroina e alla morfina che inietta con due grandi canini. Il pesce appartiene alla famiglia dei Blennidi, è lungo circa 5 centimetri e per i suoi grandi canini è stato soprannominato "blennide dai denti a sciabola". L'analisi delle proteine contenute nel veleno ha permesso di individuare una sostanza presente anche nel veleno della lumaca marina assassina, un'altra contenuta anche nel veleno degli scorpioni e un composto oppioide unico, simile all'eroina e alla morfina. Inoculate nei predatori, queste sostanze provocano un improvviso calo della pressione del sangue e vertigini che ne rallentano i movimenti e li lasciano disorientati, garantendo così la salvezza del piccolo pesce. Sperimentate nei topi, le stesse sostanze hanno dimostrato di abolire il dolore. Perciò il veleno dei blennidi potrebbe aprire la strada a nuovi farmaci antidolorifici.

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